Vendere online, Canali

Lando Barbagli

Le principali alternative a eBay

Vendere online richiede una valutazione importante sul tipo di prodotto che ci si appresta a vendere e sulle aspettative che si nutrono rispetto al proprio business, spesso la strada che conduce alla scelta del portale sembra a senso unico e, nella maggior parte dei casi, ci si trova a optare per eBay. Ma è davvero la soluzione adatta a tutte le situazioni? Oppure ci sono delle alternative a eBay che conviene prendere in considerazione?

Le principali alternative a eBay

illustrazione di Francesco Zorzi

Se ti sei posto questo interrogativo almeno una volta, questo post fa al caso tuo. Iniziamo quindi a esplorare il mondo attorno a eBay cominciando dalla domanda principale: perché affidarsi a un marketplace alternativo a eBay?

Perché scegliere un portale alternativo a eBay? 

La leadership di eBay nel campo dell’e-commerce è indiscussa, ma la galassia di portali alternativi propone tante soluzioni che, per territorialità o per verticalizzazione sul prodotto, possono offrire una risposta più pertinente alle esigenze di vendita, di solito proponendo una vetrina privilegiata nell’ambito di una specifica community

Amazon 

Amazon è il competitor di eBay per eccellenza, un colosso delle vendite online a cui ogni mese si rivolgono oltre 20 milioni di persone in tutto il mondo.

E’ una delle vetrine più importanti per far crescere il proprio e-commerce, consente di presentare i propri prodotti a una clientela estremamente vasta e promette volumi di vendita importanti.

Per far approdare il proprio brand su Amazon è necessario aprire un account professionale al costo di 39,99 dollari al mese.

Se mensilmente non si effettuano più di 40 vendite è possibile aprire un account individuale: in questo modo il sistema addebita 0,99 dollari per ogni articolo venduto

Etsy 

Creativi, artisti o artigiani possono scegliere di aprire un negozio su Etsy. Il sito permette infatti di creare uno shop online personalizzato nell’ambito di una piattaforma dedicata alla vendita di manufatti e creazioni artistiche.

Semplice da configurare, Etsy rivela praticità d’uso e convenienza anche sul fronte delle tariffe: per ogni oggetto venduto c’è una commissione di 0,20 dollari a cui si sommano la tassa di transazione pari al 5% e le spese di gestione che ammontano al 3% più 0,25 dollari.

ePRICE

Lanciata nel 2001, ePRICE è la una piattaforma specializzata in elettronica di consumo e hi-tech. Si caratterizza per un’offerta estremamente variegata, copre numerose categorie e vanta un catalogo che raggiunge i 5 milioni di prodotti

I rivenditori di terze parti sono sottoposti a un’accurata selezione, devono infatti essere catalogati nel registro delle imprese e registrati presso le autorità fiscali e previdenziali. 

La piattaforma garantisce transazioni sicure sia per l’acquirente che per il venditore. Per aprire un negozio online su ePRICE è previsto un abbonamento mensile da 29,00 euro, la commissione applicata varia in base al prodotto venduto ed è compresa tra il 5% e l’8%.

Le transazioni possono essere gestite anche tramite la rete di punti di consegna legati al servizio  Pick and pay.

Facebook Shops 

Tra i competitor di eBay sul fronte della vendita online c’è anche Facebook. Il social network di Mark Zuckerberg, infatti, nel 2016 ha lanciato il suo Marketplace che consente agli utenti della community di appoggiarsi a Facebook Shops per vendere online. 

Domanda e offerta si incontrano così in uno spazio dedicato in bacheca: il sistema segnala automaticamente gli articoli in vendita su base locale e consente a venditori e acquirenti di scambiarsi informazioni e concludere la vendita direttamente sul sito web del rivenditore o, come accade già in alcuni paesi, proprio su Facebook. L’inserzione è completamente gratuita e non prevede commissioni.

Subito.it

Per chi è legato al classico annuncio “compro vendo”, subito.it è il modo migliore di vendere o comprare. La piattaforma copre praticamente tutti i settori, dall’hobbistica agli immobili

Obiettivo della piattaforma è mettere in contatto venditori e acquirenti su base locale ,in modo da poter portare a termine la transazione di persona, sebbene sia possibile farlo anche a distanza. Subito.it funziona anche come una rete di scambio a cui è possibile attingere per suggerimenti e consigli sui prodotti in vendita. Il sito offre la pubblicazione gratuita degli annunci tranne che per i settori “servizi” e “attrezzi da lavoro”

Catawiki 

Se sei in cerca di un marketplace dedicato in modo specifico al mondo del collezionismo, Catawiki è quello che fa per te, soprattutto se hai bisogno di vendere oggetti d’arte e antiquariato: su questo sito di aste online lanciato nel 2008  è possibile trovare solo oggetti selezionati e accuratamente valutati da un team di esperti che ne certifica l’autenticità. 

Registrarsi sulla piattaforma è gratuito, così come la quotazione di un lotto, mentre la provvigione a carico del venditore è del 15,1%. Chi compra, invece, versa una commissione pari al 9%

Kijiji  

Con Kijiji ci muoviamo sempre nel solco di eBay, di cui la piattaforma è una consociata

Il sito è strutturato su dimensione locale: selezionando la propria regione in homepage si ha la possibilità di entrare in contatto con tutti i potenziali acquirenti residenti in zona. E’ sempre possibile effettuare la vendita a distanza attivando un account PayPal.

Le inserzioni sono gratuite entro una certa soglia determinata dalla categoria di merce venduta. Per usufruire di servizi aggiuntivi è possibile accedere al profilo Premium. La piattaforma non offre un team di valutatori esperti, ecco perché è necessario esaminare con attenzione gli annunci, in ogni caso Kijiji monitora gli annunci in collaborazione con la Polizia Postale.

Depop 

Con Depop entriamo nel mondo del vintage: la piattaforma ideata nel 2011 da Simon Beckerman ed ha avuto il suo boom nel 2016. 

Con una community che supera i 55 mila utenti, Depop è il sito giusto per vendere abbigliamento di seconda mano, oggetti di design e modernariato. Sia per vendere che per acquistare sarà necessario dotarsi di un conto PayPal

Sul fronte tariffario Depop applica una commissione del 10% sul totale di ogni vendita (incluse le spese di spedizione che sono sempre a carico del venditore). A questa cifra va aggiunta la commissione di PayPal che in Europa è pari al 3,4% del totale più 30 centesimi per ogni transazione.

Letgo 

Quando si vende un oggetto usato in qualche modo si lascia andar via anche un pezzetto della vita che quell’oggetto ha accompagnato: da qui nasce il nome di un’altra delle soluzioni fiorite nella galassia delle alternative a eBay: Letgo

La piattaforma, nata negli USA nel 2015 e disponibile anche in app, si rivolge a chi vende o compra oggetti usati su base locale. 

Vestiaire Collective 

Per vendere abbigliamento di lusso di seconda mano, pre-owned come viene definito sui siti specializzati, o pre-loved secondo i più poetici, una delle alternative a eBay è Vestiaire Collective

La piattaforma ha visto la luce in Francia nel 2009 ed è arrivata in Italia nel 2015. La filosofia del sito è riassunta nella frase impressa sul cartellino che accompagna il prodotto: “We only sell items we love”, in effetti i prodotti in vendita vengono sottoposti a valutazione di autenticità nella sede di Parigi.

Il sistema tariffario prevede una commissione fissa di 15 euro per gli articoli venduti al di sotto dei 150 euro, oltre i 150 euro la commissione sarà compresa tra il 15% e il 25%, mentre per gli articoli al di sopra dei 7.500 euro la commissione fissa sarà pari a 1.500 euro.

Tradesy 

Un’altra piattaforma focalizzata sull’usato di lusso è TradesyAnche se il sito non è ancora disponibile nella versione italiana è comunque possibile acquistare perché spedisce in Italia.

Registrazione e inserzione sono gratuite, mentre per quanto riguarda le tariffe, Tradesy applica una commissione fissa di 7,50 dollari per ogni vendita inferiore a 50 dollari, al di sopra di questa cifra la commissione sarà pari al 19,8%

Allegro 

Con Allegro il mercato di riferimento è quello polacco

Il sito, attivo dal 1999, è il leader indiscusso delle vendite online in Polonia e copre una vastissima gamma di categorie merceologiche. A caratterizzare questo marketplace è il volume d’affari che lo colloca al quinto posto in Europa con una clientela che raggiunge i 14 milioni di utenti: in pratica Allegro gestisce il 50% delle vendite online in Polonia.

Le commissioni applicate sono generate da un calcolatore ad hoc. Il sito dispone di un valido servizio clienti integrato da una chat dedicata. Per approdare su Allegro è fondamentale ricordare che tutte le schede prodotto devono essere tradotte tassativamente in polacco

real.de

real.de è uno dei maggiori  marketplace online presenti in Germania

Il sito offre un’ampia scelta di prodotti suddivisi in più di 7mila categorie per un totale di 14 milioni di referenze

Ritagliarsi uno spazio su questa piattaforma significa raggiungere un bacino di potenziali acquirenti che tocca quota 10 milioni. La piattaforma effettua spedizioni in 30 paesi.

Per vendere i propri prodotti su real.de è necessario sottoscrivere un abbonamento mensile al costo di 39,95 euro. La commissione applicata alla vendita varia in base al prodotto: 6,5% per elettronica e articoli informatici, 12,5% per prodotti multimediali.

bol.com

Viene considerato il sito di vendita online più popolare tra Paesi Bassi e Belgio: parliamo i bol.com

Il marketplace vero e proprio è stato lanciato nel 2011: da allora il bacino di clienti attivi ha raggiunto gli 8 milioni di utenti

Dall’elettronica ai prodotti per bambini passando per gioielli accessori e articoli sportivi su bol.com è possibile trovare 16 milioni di referenze organizzate in 20 categorie merceologiche

Chi si accinge a vendere sulla piattaforma viene sottoposto a un iter di selezione tramite un questionario.

Non sono previsti canoni o costi per l’inserimento dei propri prodotti, gli unici costi sono rappresentati dalle commissioni che vanno dal 5% al 17% in base al tipo di prodotto venduto.

Spartoo 

Spartoo è un marketplace dedicato all’abbigliamento e alle scarpe: nato in Francia nel 2006, il sito porta nel nome il riferimento agli antichi sandali di Sparta, la doppia  “o”, si legge sul sito, è arrivata come citazione di tante altre fortunate realtà digitali, che nel nome hanno proprio quelle magiche due “o”.

La piattaforma è diventata un punto di riferimento per una clientela prevalentemente femminile ed è molto diffuso tra Italia, Francia, Belgio, Danimarca, Finlandia, Regno Unito e Spagna.

La piattaforma vanta un traffico di 14 milioni di visualizzazioni mensili in Europa. 

Il canone per i venditori è pari a 39 euro al mese, poi per ogni vendita effettuata viene applicata una commissione che oscilla tra il 15% e il 20%.

FNAC 

Con FNAC ci spostiamo sul mercato dell’elettronica e dei prodotti di intrattenimento. Il progetto ha visto la luce in Francia nel 2008 ed oggi è il terzo marketplace del Paese con oltre 12 milioni di visitatori unici al mese.

La piattaforma è attiva anche in Belgio, Spagna e Portogallo.

I venditori che approdano su FNAC devono mettere in conto un costo fisso mensile di 39,90 euro a cui va aggiunta la commissione sugli articoli venduti che varia dall’8% al 14%. Nel preparare la propria inserzione bisogna tenere a mente che le schede prodotto vanno compilate in francese.

La Redoute  

Con La Redoute restiamo in FranciaAnche in questo caso si tratta di un marketpalce molto apprezzato nel campo della fornitura di abbigliamento e homeware

La piattaforma integra rivenditori esterni e marchi propri. Dopo il lancio dell’e-commerce francese, avvenuto nel 2010, La Redoute si è diffusa in altri 26 paesi e oggi conta 11 milioni di utenti registrati

Hanno accesso alla vendita sulla piattaforma solo i possessori di un marchio o i rivenditori autorizzati. La politica di selezione attuata nei confronti dei venditori di terze parti è molto rigorosa: l’obiettivo è mantenere elevato lo standard qualitativo per cui il sito è famoso nel mondo. 

Il costo dell’abbonamento mensile è di 49,90 euro, mentre le commissioni oscillano tra l’8% e il 20%

Conclusioni: quali sono le opportunità offerte dalle alternative a eBay

Il nostro viaggio alla scoperta delle migliori piattaforme di vendita online ci porta a concludere che sì, c’è vita dopo Ebay! La gamma di opportunità che i vari portali mettono al servizio del mondo dell’e-commerce è molto ricca di opzioni che si prestano alle più disparate esigenze di vendita oltre che alle caratteristiche del prodotto. 

La miriade di realtà innovative cresciute nel solco dei colossi delle vendite online, infatti, contempla soluzioni verticali sempre più specifiche e raccoglie spesso delle vere e proprie community di utenti che condividono interessi e passioni: trovare la piattaforma di nicchia più giusta alla merce da mettere in vendita potendo contare, magari, sulla possibilità di concludere la transazione di persona, risparmiando sulle spese di spedizione, può essere la soluzione vincente.

Lando Barbagli

Scritto da:

Lando Barbagli

CEO di isendu

Amo creare aziende animate da un forte senso di appartenenza.

Illustrazione di:

Francesco Zorzi

Illustratore, Visual Designer, Direttore Creativo

Illustratore, visual designer, direttore creativo con un background multidisciplinare in architettura e grafica, si divide fra Firenze e New York. I suoi lavori vengono pubblicati su giornali e riviste come The Wall Street Journal, The Boston Globe, AdAge, La Stampa tra gli altri. È creative director di isendu, di cui ha curato il progetto di redesign.

Francesco Zorzi