E-commerce marketing, Promozione

Riccardo Esposito

Remarketing: cos’è e come usarlo nell’e-commerce

Lavorare nel mondo della vendita online vuol dire anche saper sfruttare al meglio il remarketing per e-commerce. Grazie a questa strategia di pubblicità online puoi aumentare l’efficacia del messaggio e farti trovare da chi ha bisogno veramente di te.

Remarketing: cos’è e come usarlo nell’e-commerce

illustrazione di Nicola Giorgio

Il remarketing (o retargeting) è spesso indicato come una tecnica pubblicitaria piuttosto aggressiva. È così se non viene gestito al meglio. Rischia di diventare una persecuzione per l’utente che ha – per sua sfortuna – mostrato interesse per un prodotto su un e-commerce. Ma è proprio così?

In realtà tutte le tecniche di promozione online per e-commerce, o qualsiasi altro progetto, possono diventare invasive e fastidiose. Anche fare blogging diventa un problema se non seguo più il valore per l’utente e inizio un percorso di auto-celebrazione. Però il remarketing è molto diverso.

Infatti, per sua natura, questa tecnica di advertising online può essere particolarmente efficace nel seguire un determinato target. Ecco perché è importante capire come muoversi in queste circostanze.

Cos’è il remarketing (o retargeting)

La definizione di remarketing: tecnica di advertising online che traccia il comportamento del pubblico, grazie a una stringa di codice inserita su una pagina, per proporre delle sponsorizzate in linea con le sue necessità.

In questo modo si evitano, quindi, comunicazioni casuali migliorando l’efficienza. E raggiungendo il target giusto con un messaggio adeguato.

In alcuni casi si considera il retargeting con un esempio tipico di ADV che nasce in seno al concetto di inbound marketing, ovvero quell’insieme di tecniche e strategie di promozione che consentono al brand di raggiungere l’utente nel momento in cui ha bisogno del brand. Facciamo un esempio di remarketing?

Se ho visitato la scheda di un e-commerce e ho dimenticato di completare l’acquisto lasciando un prodotto nel carrello posso riprendere l’operazione grazie a un ADV mirato. Ma il confine tra questo esempio di remarketing virtuoso e lo stalking ossessivo dopo aver visitato una pagina di vendita è labile.

Per questo il significato di remarketing deve essere il più vicino possibile al concetto di utilità per l’utente e non caccia alla vendita a tutti i costi.

Remarketing e retargeting, differenze

Ricordiamo però la differenza tra remarketing e retargeting: nel primo caso, parliamo di una strategia per raggiungere i tuoi clienti già acquisiti. Il suo obiettivo principale è coinvolgere nuovamente per continuare a vendere.

Remarketing - Retargeting

Il retargeting, invece, viene usato per raggiungere le persone che hanno interagito con il tuo sito web, ma non hanno acquistato nulla. Come mostra questo grafico di Moz, però, stiamo lavorando sullo stesso funnel di vendita.

Da leggere: le strategie di email marketing efficaci

Perché è importante fare remarketing?

Il motivo è semplice: il retargeting marketing – cioè l’insieme di attività che permettono di sfruttare questo tipo di ADV – ti consente di essere sempre visibile in un mondo online dispersivo. Un punto da ricordare con forza:

For most websites, only 2% of web traffic converts on the first visit. So Re-targeting is a tool designed to help companies reach the 98% of users who don’t convert right away”.

digitalassociate.co.uk

Solo una minima parte delle visite che arrivano su un sito web convertono. Spesso, nel mondo dell’e-commerce, la customer journey è fatta di continui rimandi, ripensamenti, approfondimenti per valutare il possibile acquisto.

Avere un advertising che consente di fare remarketing sulle visite già approdate sul sito web è importante. Quindi, perché fare remarketing?

Per recuperare clienti che non hanno acquistato ma dobbiamo anche mettere in pratica strategie di cross selling e upselling che permettono al brand di aumentare il fatturato cercando di vendere di più e meglio a contatti già qualificati.

Come funziona il remarketing su Google

Di sicuro una delle realtà più famose per fare retargeting advertising è la piattaforma Google Ads. Il processo per attivare questo tipo di campagne è semplice: con un codice di tracciamento, noto come pixel, il remarketing spinge gli utenti che hanno già visitato il sito web a completare il percorso di navigazione mostrando degli annunci nella SERP o sulla Rete Display.

In pratica, il lavoro di remarketing può essere diretto agli annunci che appaiono su altri siti web o quelli che si manifestano nella serp quando un utente digita una query. Per avviare una campagna di retargeting con Google Ads, ovviamente, devi creare un account con questa piattaforma pubblicitaria.

Il codice di Google Ads tiene traccia dei cookie lasciati dai visitatori che arrivano sul sito, dati anonimi che la piattaforma di advertising usa per creare annunci non standardizzati ma ritagliati intorno alle azioni svolte in precedenza.

Questo permette di ottimizzare il ROAS, riducendo il costo per click investito e aumentando le conversioni. Che possono essere differenti, dalla conoscenza del marchio alla vendita su un e-commerce recuperando carrelli abbandonati.

Ricorda che l’advertising basato sul remarketing di Google può essere sviluppato anche sfruttando elenchi di email relativi a una newsletter, per essere ancora più precisi nel mostrare determinate ADV.

Come funziona il remarketing su Facebook (Meta)

L’ads di remarketing su Facebook è un’altra realtà per sfruttare questa strategia di pubblicità mirata. Il punto di partenza, anche in questo caso, è quello di creare una lista di persone che hanno già mostrato interesse e interagito con il sito web. Ciò è possibile grazie al già citato pixel di tracciamento che acquisisce, in maniera anonima, il comportamento degli utenti.

Uno degli aspetti più interessanti: hai la possibilità di configurare gli eventi in modo da registrare ciò che è utile per i tuoi obiettivi di advertising e creare pubblicità mirata. Tutto questo è valido anche per monitorare il comportamento degli utenti sulla tua app grazie alle condizioni possibili con l’SDK.

Le possibilità espresse dal remarketing di Facebook: creare inserzioni dinamiche che ti consentono di mostrare su Facebook, Instagram o Messenger l’inserzione migliore in base alle azioni che una persona ha eseguito sul tuo sito internet o nella tua app. Tradotto per chi gestisce un e-commerce?

Ecco un esempio: grazie all’ADS di remarketing su Facebook gli individui vedranno gli articoli che hanno abbandonato nei carrelli. Oppure troveranno prodotti pertinenti, scelti in base ad acquisti registrati in precedenza.

Numero minimo di utenti di un elenco remarketing

Per Google, secondo le dichiarazioni ufficiali, le strategie online di remarketing devono avere dei parametri ben precisi. Nello specifico, almeno 100 visitatori o utenti attivi negli ultimi 30 giorni per la rete display, si passa a 1000 per la ricerca e per YouTube. Su Facebook l’indicazione di base è di “avere diverse centinaia di persone nel pubblico personalizzato dal sito web”.

Strategie di remarketing nell’e-commerce

Inutile aggiungere – ma lo faccio lo stesso – che il lavoro di remarketing ha un’importanza decisiva per i siti che vogliono vendere online. Come procedere?

Riconquista le persone che abbandonano i carrelli

Una delle tecniche di remarketing comuni: risolvere l’abbandono del carrello. Molti potenziali acquirenti arriveranno alla pagina di pagamento per poi cambiare idea. Forse hanno trovato qualche ostacolo lungo il percorso, ad esempio la connessione è andata via. Oppure hanno un dubbio sul prezzo, sulla spedizione. Insomma, le possibili cause di questo fenomeno sono infinite.

Carrelli abbandonati

Però vorrebbero ancora acquistare i tuoi prodotti e vogliono essere sicuri di fare la scelta migliore. Oppure devi solo dare una piccola spinta per portarli verso la tua opzione ideale. Monitora il comportamento degli utenti con il pixel di tracciamento su carrello e conferma ordine. Con una lista di persone che hanno chiuso la pagina del browser prima di completare l’acquisto puoi creare delle campagne di retargeting per spingere questi contatti verso la conversione.

Parla con chi ha già fatto un acquisto

I tuoi clienti acquistano qualcosa ma ignorano prodotti e articoli correlati che potrebbero aiutarti ad aumentare il fatturato dell’e-commerce?

Hai la possibilità di creare una campagna di retargeting ed entrare in contatto con clienti che già apprezzano il tuo brand. Così sarà ancora più facile implementare le conversioni per la tua attività. Chiaramente, anche in questo caso è importante settare il tracking in modo da ottenere le informazioni giuste.

Arriverai a un’operazione fondamentale: eliminare il contatto una volta incassato il cross selling. Inutile mostrare un ADV se è già andato a buon fine.

Remarketing dinamico per l’e-commerce

Il remarketing dinamico ti consente di scegliere il layout migliore per l’ADV, questo avviene in base alla persona e al dispositivo che usa.

Inoltre soddisfa le esigenze indicate nei due punti precedenti mostrando il contenuto specifico al singolo utente. Questo ti aiuta a ottenere una migliore esperienza pubblicitaria per il tuo pubblico. Questo è importante perché non vuoi infastidire il tuo pubblico con un ADV inutilmente invadente e petulante.

Anche per questo è giusto mettere un limite, un cap di frequenza, alle sponsorizzate di remarketing. Il remarketing dinamico per e-commerce funziona proprio per questo: settato bene aiuta a essere presente nella navigazione del potenziale cliente, con il miglior annuncio possibile.

Da leggere: guida per creare campagne Google Shopping

Come fare campagne di remarketing di successo

Il punto essenziale da rispettare: entrare a punta di piedi nella vita degli utenti. E quindi dei potenziali clienti. Il remarketing o retargeting resta uno strumento fondamentale all’interno della toolbox dell’inbound marketing solo se, sia tecnicamente che ideologicamente, viene usato per aiutare chi acquista a recuperare ordini, trovare prodotti correlati, prendere decisioni sensate.

Questo è il modo migliore per realizzare campagne di remarketing efficaci, non fastidiose e capaci di ottenere risultati degni di nota. Anche per e-commerce.

Riccardo Esposito

Scritto da:

Riccardo Esposito

Web copywriter

Lavoro ogni giorno con articoli e pagine web, scrivo contenuti per blog aziendali di aziende e startup. Curo My Social Web e scrivo libri dedicati al mondo della comunicazione scritta sul web.

Illustrazione di:

Nicola Giorgio

Freelance illustrator / graphic designer

Nicola Giorgio è un illustratore freelance con base a Firenze. È parte di Muttnik, collettivo che si occupa di progetti di comunicazione visiva e di illustrazione con particolare attenzione nei confronti delle realtà culturali, espositive e aziendali. Di recente ha fondato La Sedia Blu, associazione che si occupa di promozione alla lettura, attività laboratoriali, corsi di formazione e eventi legati al mondo della letteratura per bambini e ragazzi.

Nicola Giorgio