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Lando Barbagli

Come vendere su Depop: guida all’e-commerce dell’abbigliamento usato

Quante volte nell’eterna lotta contro il disordine nell’armadio hai realizzato anche tu che all’origine della confusione nella maggior parte dei casi ci sono gli abiti che non usi più da un pò? E’ esperienza comune sentire la necessità di rinnovare il proprio guardaroba, o la propria casa, ma spesso gli spazi ridotti impongono una scelta di cosa conservare e cosa buttare via.

Come vendere su Depop: guida all’e-commerce dell’abbigliamento usato

illustrazione di Francesco Zorzi

In generale, l’idea di dare una seconda vita ai capi che abbiamo indossato piace sempre di più anche ai grandi brand che, in armonia con i valori dell’economia circolare e in risposta a una tendenza green a cui aderiscono molti consumatori, guardano con attenzione al segmento del Second hand.

Nel solco di questa rinnovata attenzione al riuso sono fiorite sul web diverse piattaforme di vendita che consentono agli utenti di registrarsi e di vendere tutto ciò che non si usa più, tra queste c’è Depop, pensata come una  vera e propria community all’interno della quale gli utenti vendono e acquistano prodotti second hand, dalla moda all’oggettistica di design. 

Se anche tu sei incuriosito dalla possibilità di rimettere in circolo ciò che non usi più e guardi con interesse a Depop nella speranza di fare ordine nell’armadio, noi di isendu, presenti nel mondo dell’e-commerce con l’obiettivo di affiancare le aziende nel processo di semplificazione delle proprie attività di vendita online, ti accompagniamo alla scoperta della piattaforma e lo facciamo mettendoti a disposizione il punto di vista di chi osserva da vicino marketplace e store online. 

Cos’è Depop 

Depop è la startup italiana dedicata alla vendita online di abbigliamento usato, ma non solo: la piattaforma rappresenta lo spazio virtuale ideale anche vendere oggettistica di vario genere e pezzi vintage. 

Il sito, oggi considerato uno dei migliori in alternativa a eBay sul fronte del second hand insieme a Vestiaire Collective o Tradesy, è nato da un’idea di Simon Beckerman, co-fondatore di PIG magazine che inizialmente aveva dato vita a un social network su cui i lettori del magazine potevano comprare gli articoli pubblicizzati sulla rivista. 

Da qui al potenziamento del sito come una piattaforma di vendita vera e propria il passo è stato breve: la community di utenti con cui condividere mode e tendenze è andata via via espandendosi in Europa e nel resto del mondo.

Dopo il lancio, avvenuto nel 2011, il marketplace di Depop ha conosciuto un vero e proprio boom nel 2016. 

La strada del successo per la piattaforma è segnata dall’imminente acquisizione da parte di Etsy: il colosso americano ha annunciato che l’operazione da 1,63 miliardi di dollari verrà perfezionata entro il terzo trimestre del 2021. Depop diventerà così la seconda startup italiana ad aver raggiunto un valore superiore al miliardo

L’aspetto più interessante e che meglio esprime la vocazione di Depop è una dichiarata tendenza green che allinea la vendita dei capi di seconda mano al valore della sostenibilità economica e ambientale, non a caso l’obiettivo del sito è “rendere la moda più inclusiva e diversificata e limitare gli sprechi”, un approccio nel segno dell’economia circolare che incontra in particolare la sensibilità di Millennial e Generazione Z

Come funziona Depop 

Il principio su cui si basa Depop è molto intuitivo e una volta effettuata l’iscrizione è possibile caricare sulla piattaforma i propri capi da vendere e pubblicare l’inserzione. Depop è disponibile gratuitamente anche in versione app per Android e iOS.

Il requisito fondamentale per aprire un account sulla piattaforma è disporre di un account PayPal

Cosa si può vendere su Depop

Dalle borse pre-loved, rigorosamente griffate, a capi per tutte le stagioni, scarpe e accessori: Depop è la piattaforma che consente al venditore di spaziare e costruire il proprio stile di vendita lasciandosi ispirare da ciò che fa tendenza o dando uno sguardo agli articoli che hanno ottenuto l’engagement più alto da parte della community di fashion addicted che ruota attorno al sito. 

La particolarità di Depop è, infatti, la possibilità di declinare la scheda prodotto in chiave social, per cui accanto alla foto dell’articolo e alla descrizione è possibile visualizzare il grado di apprezzamento da parte degli utenti iscritti: il numero di like indicherà il successo riscosso dall’inserzione.

Quanto costa vendere su Depop 

Sul fronte costi Depop non prevede una tariffa per la singola inserzione, ma applica una commissione del 10% sul totale di ogni vendita andata a buon fine, comprese le spese di spedizione che sono sempre a carico del venditore

A questa cifra va poi aggiunta la commissione applicata da PayPal che in Europa ammonta al 3,4% del totale più 30 centesimi per ogni transazione.

A chi è consigliato Depop 

Come tutte le piattaforme di vendita dedicate al second hand, Depop rappresenta un’ottima occasione per chiunque disponga di un armadio particolarmente fornito con capi ancora in ottime condizioni, ma poco usati.

Tuttavia se in generale il segmento del second hand raccoglie un’utenza eterogenea, nel caso di Depop l’interlocutore privilegiato appartiene alle nuove generazioni: Millennial e Generazione Z rappresentano il target dichiarato della piattaforma, ed è tra gli appartenenti a queste fasce d’età che si registra il tasso di diffusione maggiore, nel Regno Unito 1 iscritto su 3 è di età compresa tra i 40 e i 20 anni. 

Non a caso il sito nasce con un’anima social ben definita e si presenta come “il marketplace su cui la nuova generazione compra, vende e si ispira”. 

Dato il taglio a metà strada tra community social e fashion store online Depop si rivolge a quella categoria di persone che sul marketplace virtuale non si limita a vendere capi di seconda mano, ad acquistarli o a scrivere recensioni, ma mantiene un alto livello di interazione con gli altri utenti esprimendo i propri gusti e le proprie preferenze rispetto ai prodotti proposti dagli altri iscritti e contribuendo a dare al sito una veste più spiccatamente partecipativa.

Come iscriversi a Depop 

Dal punto di vista tecnico approdare su Depop è davvero molto semplice e lo si può fare sul sito oppure tramite applicazione. 

I passaggi richiesti non sono diversi da quelli necessari per iscriversi a qualsiasi altra piattaforma o social network. Vediamoli nel dettaglio.

  1. Selezionare la voce Registrati
  2. Inserire il proprio numero di cellulare a cui verrà inviato un codice di verifica(la piattaforma precisa che per creare un profilo ha bisogno di verificare il numero di telefono, si tratta di un passaggio puramente tecnico e lo staff assicura che il numero non verrà divulgato)
  3. Inserire il codice di verifica ricevuto via SMS
  4. Compilare il modulo successivo con nome, cognome, e-mail, nome utente e password.

Dopo aver eseguito la registrazione si passa alla creazione del marketplace virtuale, vediamo come:

  1. Selezionare il tasto con l’icona della macchina fotografica
  2. cliccare su apri il tuo negozio ora
  3. Inserire un’immagine che descriva la tipologia di oggetti che ci si appresta a vendere
  4. Selezionare Avanti.

A questo punto per completare l’apertura del negozio virtuale manca solo un passaggio: il collegamento del profilo su Depop all’account PayPal, fondamentale per il pagamento degli articoli venduti.

Osserviamo da vicino le ultime mosse:

  • Selezionare il tasto Connetti PayPal
  • Inserire i dati dell’account
  • Cliccare su Accedi e poi su Accetta e Continua
  • Inserire i propri dati di fatturazione
  • Selezionare Avanti e Inizia a vendere.

Dopo aver eseguito questi ultimi passaggi l’iscrizione è completa e si può iniziare a creare inserzioni e vendere i propri articoli.

Creare un annuncio di vendita su Depop

Vediamo ora come procedere alla vendita dei propri articoli:

  • Entrare nella sezione In vendita
  • Selezionare l’icona con la macchina fotografica
  • Caricare la foto del capo da vendere
  • Inserire una descrizione dell’articolo all’interno del campo dedicato
  • Fornire tutte le informazioni relative a Luogo, Categoria, Sottocategoria, Taglia, Quantità, Consegna, Prezzo
  • Selezionare Conferma oggetto.

L’inserzione a questo punto è stata pubblicata, per visualizzare il proprio marketplace e i capi messi in vendita basterà cliccare sull’icona con l’omino collocata in basso a destra.

Vendere su Depop da privato 

Il tema della vendita senza partita IVA è legato a un concetto di base: è possibile se lo si fa in via del tutto occasionale e non rappresenta un lavoro o una fonte di sostentamento. 

La formula di Depop è legata all’idea di fare spazio nell’armadio mettendo in vendita gli abiti e gli accessori che non si usano più, il che non presuppone l’apertura di un negozio online o un’attività professionale finalizzata al guadagno, ma una pratica sempre più condivisa, soprattutto dalle nuove generazioni. Ecco perché sulla piattaforma è possibile vendere da privato. 

Lando Barbagli

Scritto da:

Lando Barbagli

CEO di isendu

Amo creare aziende animate da un forte senso di appartenenza.

Illustrazione di:

Francesco Zorzi

Illustratore, Visual Designer, Direttore Creativo

Illustratore, visual designer, direttore creativo con un background multidisciplinare in architettura e grafica, si divide fra Firenze e New York. I suoi lavori vengono pubblicati su giornali e riviste come The Wall Street Journal, The Boston Globe, AdAge, La Stampa tra gli altri. È creative director di isendu, di cui ha curato il progetto di redesign.

Francesco Zorzi