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Lando Barbagli

Bolla doganale: cos’è, a cosa serve, dove si trova

Se il tuo e-commerce spedisce all’estero, o se hai in progetto di espandere il tuo business al di fuori dei confini italiani, oltre a dover scegliere il corriere giusto e organizzare con attenzione la logistica della tua azienda, probabilmente ti stai già interfacciando con procedure e documenti necessari per far sì che la merce transiti senza problemi da un Paese all’altro, specialmente quando c’è di mezzo la dogana.

Bolla doganale: cos’è, a cosa serve, dove si trova

illustrazione di Nicola Giorgio

Allo stesso tempo, se devi spedire all’estero e i fornitori della tua azienda si trovano oltre i confini doganali, ti potrà capitare di acquistare merce importata, per accompagnare la quale chi spedisce deve emettere la corretta documentazione. Gli aspetti di cui tenere conto sono numerosi, e tra questi c’è anche la corretta emissione, compilazione e registrazione della bolla doganale.

Cos’è la bolla doganale? Il documento ufficiale che accompagna i prodotti che oltrepassano i confini delle dogane. 

Ma di cosa si tratta esattamente? Per sciogliere dubbi e guidare chi si sta orientando in questo vasto mondo fatto di codici, tassazioni e diciture internazionali, abbiamo preparato un breve guida pratica che illustra caratteristiche e funzionalità di questa tipologia di bolla. 

Cos’è la bolla doganale, chi la rilascia e a cosa serve

Quando si commercia all’interno dell’Unione Europea, sono sufficienti il documento di trasporto, la fattura e il documento che elenca la lista dei colli presenti: la bolla doganale entra invece in gioco quando un’azienda vuole esportare le proprie merci al di fuori dell’UE. 

Si tratta di una dichiarazione compilata e sottoscritta dall’autorità doganale e dallo spedizioniere – o dal servizio di logistica che si occupa di far transitare la merce – con l’obiettivo di liquidare i diritti doganali relativi alla movimentazione: una volta prodotto e registrato questo documento, significa che le tasse relative al transito della merce (in gergo i dazi doganali) sono state assolte, e il prodotto può liberamente proseguire il suo viaggio.

Per comprendere la funzione della bolla doganale è utile sapere che nel momento in cui i diritti doganali vengono pagati – e quindi la merce viene sdoganata – questo documento viene numerato, datato e inserito nel registro che corrisponde alla transazione eseguita: comprendiamo quindi che la sua funzione è proprio attestare l’avvenuto processo completo di verifica e pagamento delle tasse alla dogana. 

Si tratta, infatti, dell’unico documento che attesta l’avvenuto commercio a norma di Legge tra paesi che non fanno parte dello stesso circuito doganale. 

Le tipologie di bolla doganale 

La bolla doganale può legittimare diverse tipologie di movimento merci. Proprio per questo, esistono diverse tipologie di questo documento: 

  • bolle di accompagnamento
  • bolle di importazione
  • bolle di importazione temporanea
  • bolle di esportazione
  • bolle di importazione con la funzione di asportare i beni dagli spazi doganali.

L’applicazione dell’IVA in una bolla doganale

Uno degli aspetti fiscali che è maggiormente importante conoscere, è come funziona l’applicazione dell’IVA sulle bolle doganali. Un’operazione, quest’ultima, che recentemente si è dovuta adeguare alla recente normativa europea sull’IVA.

Come saprai, i termini contabili e gli aspetti legali che regolano un’attività e-commerce sono molti, e tra questi ci sono anche i dettagli relativi alle imposte. 

In caso di importazione, infatti, l’aliquota è la stessa in vigore per le merci nazionali: l’imposta non viene però indicata sulla fattura del venditore estero, perché viene calcolata – e pagata – direttamente in dogana. Ciò significa che lo Stato beneficiario riscuote la tassa in modo immediato. 

Qualora si tratti invece di esportazione, l’IVA non è indicata sulla fattura a carico del cliente estero: bisogna però considerare che, in questo caso, le operazioni non imponibili concorrono comunque a formare un volume d’affari, pertanto all’esportatore è consentito detrarre – al momento della liquidazione – l’imposta pagata sulle merci e i servizi acquistati, oppure effettuare acquisti con sospensione d’imposta. 

È poi fondamentale sapere che l’importo soggetto a dazio comprende sia il valore merce che le spese di trasporto anticipate: di conseguenza, l’IVA va calcolata sull’importo totale ottenuto dal calcolo del valore merce spese trasporto anticipate dazio.

Inoltre, l’imposta sul valore aggiunto non va indicata sulla fattura del fornitore estero, ma deve essere prima calcolata e poi pagata al momento del transito alla Dogana, insieme agli oneri doganali se previsti. Proprio per questo, i costi indicati nella bolla doganale vengono anticipati dallo spedizioniere, e poi saldati con un secondo documento. 

Quali elementi contiene una bolla doganale e come va letta

Anche se, generalmente, chi si occupa di maneggiare e compilare fisicamente i documenti non sarai tu che esporti i tuoi prodotti, ma saranno i tuoi partner logistici e i doganieri, è comunque importante sapere che la bolla doganale è costituita da due elementi: il Documento Amministrativo Unico (DAU) e il Documento di Accompagnamento all’Export (DAE). Vediamo meglio di cosa si tratta. 

Il Documento Amministrativo Unico (DAU)

Il DAU è un modulo che viene compilato dall’esportatore e inviato agli Uffici Doganali per la registrazione della bolla di esportazione. Questo modulo contiene tutti i dati relativi alla merce da esportare, tra cui:

  • la qualità della merce, necessaria per la classificazione merceologica del prodotto tramite HS Code e codice doganale. Per attestare la qualità sono richiesti per esempio una descrizione analitica della merce e certificati di analisi dei prodotti.
  • la quantità della merce, necessaria per il controllo della merce, per validare la quale si dovranno presentare packing-list, fattura, lettere di vettura e documenti di trasporto.
  • il valore della merce, che quantifica i diritti dovuti mediante l’applicazione dell’aliquota dei diritti doganali tramite presentazione di fattura, contratti, documento di trasporto, polizze assicurative. 
  • l’origine della merce

Il Documento di Accompagnamento all’Export (DAE)

Il Documento di Accompagnamento all’Export (DAE) è prodotto dalla dogana dopo aver controllato le merci e verificato la presenza del Documento Amministrativo Unico. Il DAE viene compilato e consegnato all’esportatore o a un rappresentante delegato, ed è il documento che accompagna i prodotti che escono dal territorio dell’Unione Europea. Il DAE contiene inoltre un codice che permette il tracciamento elettronico dei beni. 

Come si legge una bolla doganale?

Leggere una bolla doganale può non essere immediato. Proprio per questo, l’Agenzia delle Dogane ha elaborato un documento che guida alla lettura della bolla, in cui troviamo una spiegazione dettagliata di ogni campo presente sul documento, casella per casella. Per capire meglio di cosa stiamo parlando, vediamo insieme qualche esempio: 

  • alla casella 2 troviamo i dettagli di chi spedisce: cognome e nome, oppure ditta, denominazione o ragione sociale, e indirizzo completo
  • nella casella 5 si trovano le informazioni sugli articoli che transitano: il numero totale dei singoli pezzi oggetto della dichiarazione, descritti in tutti i formulari utilizzati, dettagli sul peso e sulla dimensione, eccetera. 
  • alla casella 17 viene invece dichiarato l’ultimo Paese di destinazione noto al momento dell’esportazione. 

Le caselle, in totale, sono 54 e, come abbiamo accennato, il contenuto dei vari campi consente di avere una fotografia completa della merce che sta transitando, sia dal punto di vista del contenuto, che della logistica, che del valore che produce. 

Dove si trova la bolla doganale

Dato che, come abbiamo visto, la bolla doganale non passa dalle mani di chi spedisce la merce, ma viene generalmente gestita in loco alla dogana, sorge spontaneo chiedersi dove si può reperire la bolla relativa ai prodotti che si sono spediti o ricevuti.

Per entrare in possesso del documento è necessario avere a disposizione il Movement Reference Number (MRN), codice che accompagna la merce fino all’uscita del territorio doganale dell’Unione Europea. 

Per trovare la bolla doganale bisogna infatti collegarsi al sito dell’Agenzia delle Dogane e inserire nell’apposita sezione il numero MRN della bolla di riferimento. 

Il codice MRN viene generalmente fornito dal corriere o dallo spedizioniere che fornisce il servizio di logistica, e che si occupa delle spedizioni all’estero della tua merce. 

Come vedremo a breve, reperire le bolle doganali relative alle spedizioni della nostra merce è necessario per curare la propria amministrazione interna, e tenere ordinata la contabilità relativa al nostro business. 

Come si registra una bolla doganale

Per la propria fiscalità aziendale interna è necessario registrare in modo corretto le bolle doganali che identificano la merce che abbiamo esportato tramite il nostro e-commerce.

Dato che orientarsi tra questi documenti può non essere immediato, il nostro consiglio è di rivolgerti a uno specialista del settore fiscale che si occupi anche di documentazione per l’import-export, così da essere certo di compiere tutti i passaggi corretti. 

La mancata o scorretta registrazione di una bolla doganale, infatti, può far incorrere in sanzioni o problematiche relative alla propria fiscalità interna. 

Per seguire tutti i passaggi e registrare correttamente questo documento, consigliamo la lettura di questo vademecum sulla fiscalità internazionale che approfondire il ruolo della bolla doganale.

Per quanto riguarda l’importazione, la bolla doganale è annotata nel registro IVA degli acquisti, ai fini dell’esercizio del diritto alla detrazione dell’imposta assolta.

Per quanto concerne invece l’esportazione è necessario, prima di procedere alla registrazione, che la bolla sia stata inserita nel sistema telematico Export Control System (ECS)

È utile sapere che gli elementi utili per la registrazione sono: 

  • campo 7, numero e data di riferimento 
  • campo 42, prezzo dell’articolo 
  • campo 47, spese di trasporto anticipate e dazi doganali. 

Cosa succede a una spedizione priva di bolla doganale?

E se una spedizione estera risulta priva di bolla doganale? Se si verifica questa condizione, l’acquisto della merce non potrà essere registrato nelle scritture contabili e tu non potrai nè acquistare né rivendere la merce in questione senza incorrere in sanzioni fiscali. 

Generalmente, l’assenza della bolla provoca ritardi nelle consegne, problematiche a livello burocratico e contabile tra un Paese e l’altro e può dare il via a una serie di spiacevoli contenziosi, che possono anche tenere ferma la merce in dogana o presso un magazzino. 

Ecco perché è così importante conoscere la funzione e la struttura di questo documento, che riveste una fondamentale importanza se il tuo business si sta aprendo anche verso il commercio estero. 

Lando Barbagli

Scritto da:

Lando Barbagli

CEO di isendu

Amo creare aziende animate da un forte senso di appartenenza.

Illustrazione di:

Nicola Giorgio

Freelance illustrator / graphic designer

Nicola Giorgio è un illustratore freelance con base a Firenze. È parte di Muttnik, collettivo che si occupa di progetti di comunicazione visiva e di illustrazione con particolare attenzione nei confronti delle realtà culturali, espositive e aziendali. Di recente ha fondato La Sedia Blu, associazione che si occupa di promozione alla lettura, attività laboratoriali, corsi di formazione e eventi legati al mondo della letteratura per bambini e ragazzi.

Nicola Giorgio