Gestione, Vendere online

Giancarla Zaino Marciano

M-commerce: cos’è e come funziona il mobile commerce

Il mobile commerce, spesso abbreviato in m-commerce o mcommerce, è il fenomeno digitale dell’ultimo decennio.

M-commerce: cos’è e come funziona il mobile commerce

illustrazione di Francesco Zorzi

Con l’avvento dei dispositivi mobili, come smartphone e tablet, le abitudini di acquisto sono radicalmente cambiate: il 74% degli Italiani ha dichiarato di aver fatto shopping almeno una volta tramite telefono cellulare e il 60% che incrementerà gli acquisti online nei prossimi 5 anni. 

Un dato da non sottovalutare se si pensa alle potenzialità delle vendite online, un mercato in continua crescita che nel 2021 ha registrato un fatturato di 64 miliardi di euro.

Questo scenario – multicanale, immersivo, personalizzato – moltiplica le opportunità per le imprese phygital che puntano su nuovi strumenti digitali. I consumatori sanno che il mercato è cambiato: il 30% ritiene che le esperienze di acquisto non saranno più come prima dopo la pandemia ed è pronto a scoprirne i vantaggi.

In che modo puoi coglierli anche per la tua impresa grazie all’m-commerce? Ecco una piccola guida per cominciare. 

Cos’è l’m-commerce

L’M-commerce è il processo di acquisto e di vendita di beni e servizi tramite dispositivi palmari, come smartphone e tablet. Presupposto per parlare di m-commerce è l’assenza di un dispositivo fisso, per esempio un computer. 

Per completare un acquisto tramite m-commerce servono, quindi: un device mobile, una connessione internet (wi-fi o rete telefonica) e un metodo di pagamento elettronico, strumenti indispensabili per essere “always on” nello shopping virtuale. 

Ma quanti in Italia preferiscono questa modalità di acquisto? Secondo una ricerca di Klarna, il 56% degli italiani intervistati ha acquistato più spesso da mobile nel 2021 rispetto al 2019. 

Una spinta importante è stata data dalle generazioni più giovani. Il 73% dei GenZ e il 68% dei Millennials ha comprato ripetutamente tramite smartphone e non ha alcuna intenzione di fare marcia indietro.

I motivi sono molteplici e tra questi rientrano anche la varietà degli strumenti coinvolti: 

  • i primi sono i browser web, come Google Chrome o Safari, installati su ogni palmare e utilizzati per navigare in rete ed effettuare ricerche, nonché acquisti; 
  • i secondi sono le app per e-commerce, per esempio marketplace multivendor, negozi online monomarca o gli stessi social network disponibili 24/7; 
  • i terzi sono i mercati virtuali, che ci avvicinano al multiverso, alle criptovalute e agli NFT; 
  • in ultimo i digital wallet, da Apple Pay ad app di terze parti con tecnologia NFC, che semplificano i pagamenti online e offline.

Oltre a questi, gli elementi differenzianti dell’m-commerce sono soprattutto la centralità dell’esperienza utente e la facilità del percorso di acquisto. Le persone che preferiscono il mobile commerce, di età alta o bassa che siano, hanno precise aspettative nei confronti dei marchi. 

Desiderano un alto livello di coinvolgimento, semplicità nella ricerca dei prodotti e fluidità nel processo di pagamento da uno schermo così piccolo. Non solo: hanno necessità di soddisfare uno specifico bisogno in un preciso momento, senza troppi intoppi, come potrebbe essere il caricamento lento di una pagina web. 

Secondo Google sono tre i motivi per cui i clienti abbandonano un acquisto prima del check-out nel mobile commerce: 

  1. L’affaticamento da scrolling o “scrolling fatigue”. Offrire centinaia di prodotti per una stessa ricerca può portare l’utente a non sceglierne nessuno. Quando si usa un cellulare, lo schermo può mostrare al massimo uno o due prodotti alla volta. Immagina di doverne scrollare 300: vien da sé che è più facile non sceglierne nessuno. 
  2. Riempimento automatico non riuscito. La mancata compilazione automatica delle informazioni personali e di pagamento può risultare frustrante e portare il cliente a rimandare o annullare l’operazione. 
  3. Velocità del sito. Anche pochi secondi d’attesa possono generare attrito, ecco perché bisognerebbe valutare periodicamente la velocità di caricamento di ogni pagina dell’e-commerce tramite lo strumento gratuito PageSpeed Insight

Partire consapevoli di queste esigenze tecniche dei consumatori ci offre già un grande vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti. Garantire un’esperienza positiva al cliente è il primo passo per conquistarlo e farlo tornare da noi, che costa anche meno di acquisirne di nuovi ogni mese. 

Qual è la differenza tra e-commerce e m-commerce

Garzanti Linguistica ci spiega bene la differenza tra e-commerce e m-commerce:

l’e-commerce rappresenta genericamente il commercio via internet, mentre il mobile commerce è una sottocategoria del commercio elettronico, che avviene tramite telefono cellulare, computer palmare o tablet.

Ciò che li differenzia non sono il prodotto, il servizio o il canale di vendita, ma il mezzo utilizzato per effettuare l’acquisto o la vendita. 

L’e-commerce è l’ombrello sotto il quale opera il commercio online, che ingloba anche l’m-commerce. Nella tabella qui in basso ho semplificato la distinzione tra mobile commerce ed e-commerce.

E-commerceM-commerce
Principali dispositivi usatiComputer fisso, computer portatile.Smartphone, tablet, palmari.
Momento di acquistoA casa, in ufficio. Quando si ha accesso a un computer.Qualsiasi momento in cui si utilizza uno smartphone o un tablet.
Canali di venditaSito web, marketplace di terze parti, piattaforme di commercio elettronico.App, web app, sito web accessibile da dispositivo mobile.
Modalità di pagamentoCarta di credito, wallet digitali, contrassegno.Carta di credito, wallet digitali, criptovalute, contrassegno.
Connessione internetAccesso a una connessione wi-fi.Accesso a una connessione wi-fi o ai dati mobili.
SicurezzaAutenticazione a due fattori o a più livelli.Autenticazione a due fattori, a più livelli e riconoscimento biometrico.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di un mobile commerce

Veniamo adesso ai vantaggi e agli svantaggi di un e-commerce mobile. Finora abbiamo parlato delle caratteristiche dell’m-commerce e del perché rappresenta un’opportunità per i brand. 

Ora è il momento di addentrarci nelle note positive e nelle note dolenti di questo ramo del commercio elettronico. 

I vantaggi del mobile commerce

  1. Omnicanalità 

Entro il 2024, i retailer italiani che avranno una solida presenza online aumenteranno le vendite anche nel negozio fisico, con una crescita del 20%. Al contrario, i brand che resteranno unicamente fisici vedranno una contrazione dei loro fatturati. 

Il motivo è che i clienti si aspettano un’esperienza di acquisto fluida, che ha superato la dicotomia tra fisico e virtuale. Una pratica comune, per esempio, è cercare sullo shop online un prodotto desiderato e acquistarlo successivamente in negozio, magari perché si vuole provarlo o si preferisce toccarlo con mano. O viceversa. 

Ecco perché l’esperienza utente non può essere considerata a compartimenti stagni. Ciò che conta non è più il canale di vendita, ma LA vendita. Il 73% dei consumatori valuta [già ora] il canale migliore per l’acquisto di volta in volta, a seconda della comodità e della disponibilità. Offrire soluzioni innovative attraverso un e-commerce omnichannel, che connettono mondo reale e mondo virtuale, crea un vantaggio competitivo e aiuta i brand a raggiungere le persone giuste al momento giusto. 

  1. Disponibilità 24/7 e in qualsiasi luogo 

Il mobile commerce ha il grande vantaggio di essere disponibile in qualsiasi luogo e a qualsiasi orario, sette giorni su sette. Questo significa essere presenti per i propri clienti nei momenti in cui hanno bisogno di completare un acquisto urgente, ma anche di assecondare gli acquisti d’impulso. Altro vantaggio è la possibilità di far scegliere tra la consegna a domicilio o in negozio, facilitando la ricezione del prodotto e dimuendo lo stress dello shopping fisico, soprattutto per chi ha poco tempo.

  1. Migliore gestione dell’esperienza utente

Avere un m-commerce significa anche conoscere più a fondo l’utente per migliorarne l’esperienza giorno dopo giorno. Molti brand hanno scelto di lanciare un’app proprietaria per avere un rapporto diretto con i clienti e aumentare il loro engagement sulla piattaforma. 

Secondo Google, le persone che acquistano tramite app spendono il 37% in più rispetto ai clienti dello stesso retailer che non fanno uso dell’app.   

Notifiche push, gaming, ricchezza di informazioni, assistenza in live chat, tracciamento delle spedizioni sono tutte opportunità che le marche stanno cogliendo per creare una relazione duratura con i clienti. Obiettivo della customer satisfaction è renderli felici e soddisfatti e trattenerli nel tempo.

Svantaggi del mobile commerce 

Vediamo ora gli svantaggi del mobile commerce.

  1. Problemi di connettività 

Il primo scoglio da affrontare in Italia è la carenza della rete di accesso a internet. Il 63% dei cittadini è privo di una connessione alla banda larga fissa, con un ritardo del 20% sulla media europea

Questo limite impatta negativamente anche sull’e-commerce e, ancora più in profondità, sull’m-commerce, che richiede l’utilizzo di una copertura mobile o wi-fi. Abbiamo visto come il lento caricamento di una pagina web e anche di un’app possa portare un consumatore a interrompere l’acquisto: avere una connessione inadeguata potrebbe far perdere fatturato ai retailer online. 

  1. Maggiore impegno di gestione per il brand 

Vendere online richiede competenze digitali aggiornate e un comparto di web marketing che sappia accompagnare l’azienda verso la crescita. Una presenza solida online comporta più attività, nell’advertising quanto nel content marketing, più impegno e maggiore consapevolezza del mercato.

La concorrenza è maggiore e per questo è necessario mettere a punto strategie di branding e-commerce che facciano distinguere l’azienda, renderla unica e di valore per i consumatori. 

  1. Barriere tecnologiche 

Ultimo svantaggio dell’m commerce è la presenza di barriere nell’utilizzo della tecnologia, soprattutto nella popolazione di età alta. Non a caso i nativi digitali sono la fascia di consumatori che acquistano online più spesso rispetto ai boomer o ai baby boomer. 

Come creare un m-commerce e quali caratteristiche deve avere

I fattori da considerare quando si vuole creare un m-commerce sono la tipologia di prodotti venduti dal brand, gli obiettivi del progetto digitale e le risorse a disposizione. 

Prima di tutto, è importante che tu metta a nudo il tuo business per comprendere le opportunità e le minacce che la vendita online tramite dispositivi mobili può rappresentare per la tua impresa. 

Se, alla fine, giungerai alla conclusione che il mobile commerce è la strada giusta, allora puoi valutare le modalità con cui dare vita al tuo shop online. 

Di seguito ti propongo cinque strumenti con cui puoi creare un m-commerce, dal meno costoso al più costoso: 

  1. Shop sui social media 

Facebook, Instagram, TikTok e Pinterest hanno tutti integrato la possibilità di vendere o esporre gratuitamente i propri prodotti, finalizzando l’acquisto in app o sul sito web. Ti consigliamo il nostro articolo sul Social commerce per approfondire l’argomento. 

  1. Shopify 

Shopify è una soluzione in abbonamento, con cui puoi creare il tuo m-commerce in maniera del tutto indipendente. Lo consigliamo ai retailer che sono agli inizi del proprio business online e con un catalogo prodotti ristretto. Consulta la guida per aprire un e-commerce con Shopify.

  1. Marketplace multivendor 

Un marketplace multivendor è come un grande centro commerciale: al suo interno il cliente può acquistare di tutto, grazie alla varietà di negozi e di marchi presenti. Amazon è un esempio lampante di questa tipologia di m-commerce. Puoi vendere su Amazon il tuo marchio, personalizzarne il design e i contenuti e creare la vetrina in cui esporre i tuoi prodotti.

  1. WooCommerce 

WooCommerce è un plugin di WordPress, che permette di creare e gestire un m-commerce interamente customizzato. Gli m-commerce creati con il plugin sono accessibili dagli utenti via browser da smartphone o tablet. 

  1. App proprietaria 

La soluzione economicamente più impegnativa, ma con i maggiori vantaggi in termini di In-app Marketing e ottimizzazione dell’esperienza d’acquisto del cliente. Secondo Klarna, l’83% di chi ha installato app per lo shopping ne utilizza da 1 a 5 almeno una volta a settimana. Progettala per renderla unica sotto ogni punto di vista. 

Abbiamo visto cinque diverse soluzioni per creare uno shop mobile, ma quali caratteristiche deve avere un m-commerce affinché ti aiuti a raggiungere gli obiettivi di vendita? Ecco le più importanti: 

  • accessibilità ed esperienza utente ottimizzate, per garantire a ogni cliente un percorso d’acquisto lineare e immersivo; 
  • compatibilità con tutti i dispositivi mobili e i sistemi operativi;
  • collegamento con i principali metodi di pagamento digitale, dalla carta di credito a Paypal;
  • garanzia di sicurezza nelle transazioni, con protocolli che proteggono i dati dei clienti e una chiara policy nel loro utilizzo o concessione a terze parti; 
  • integrazione con tutti i canali di vendita del brand (per esempio Shopify, Amazon, Ebay);
  • integrazione con i servizi logistici nazionali e internazionali con cui si hanno accordi. 

Perché le aziende dovrebbero usare un m-commerce

Il futuro delle vendite si trova a metà strada tra offline e online, ma è proprio in questo spazio che puoi fare la differenza. Il mobile commerce è una realtà ancora acerba in Italia e ricca di opportunità per chi decide di investire oggi. 

I numeri parlano chiaro: gli acquisti su m-commerce aumenteranno, così come aumenterà la varietà di canali tramite cui vendere e comprare da mobile. Se non ti ho ancora convinto, ecco tre motivi finali per valutare questo percorso: 

  • permettere ai tuoi clienti di acquistare ovunque siano e in qualsiasi momento è un ulteriore incentivo alla fidelizzazione
  • personalizzare il percorso di acquisto ti aiuterà a integrare le leve giuste per aumentare il valore medio del carrello o indurre ad acquisti ricorrenti; 
  • poter essere in vantaggio rispetto ai competitor che oggi sottovalutano il mobile commerce. Loro arriveranno in ritardo, mentre tu avrai già collaudato un sistema che converte.

Infine, puoi avere dalla tua un alleato come isendu, grazie al quale gestire la logistica del tuo m-commerce con facilità. 

Vuoi sapere di più? Visita la pagina funzionalità e chatta con isenduBot, il nostro operatore virtuale che risponderà a tutte le tue domande sui servizi disponibili. 

Giancarla Zaino Marciano

Scritto da:

Giancarla Zaino Marciano

Digital e SEO Copywriter

Paladina dei testi semplici e umani, affianco aziende e personal brand nella creazione di contenuti di valore, per le persone e i motori di ricerca.

Illustrazione di:

Francesco Zorzi

Illustratore, Visual Designer, Direttore Creativo

Illustratore, visual designer, direttore creativo con un background multidisciplinare in architettura e grafica, si divide fra Firenze e New York. I suoi lavori vengono pubblicati su giornali e riviste come The Wall Street Journal, The Boston Globe, AdAge, La Stampa tra gli altri. È creative director di isendu, di cui ha curato il progetto di redesign.

Francesco Zorzi