Riccardo Esposito
Aprire un e-commerce: come fare, cosa serve e quanto costa
Aprire un e-commerce è un sogno che si avvera per molti imprenditori e commercianti. Sia per quelli che vogliono iniziare proprio da questa condizione, ovvero dalla vendita online, sia per chi ha un negozio fisico e vuole portare la propria attività su internet. D’altro canto è giusto essere chiari: non è facile aprire un sito di e-commerce.
illustrazione di Emily Bielski
Anche se in molti casi parliamo di semplificazioni che snelliscono il lavoro tecnico, come applicazioni che ti permettono di pubblicare uno shop digitale gratis in 5 minuti, bisogna sempre considerare che se si cerca un servizio professionale c’è da investire. Stesso discorso vale per promuovere un e-commerce dopo averlo pubblicato.
Questo, però, deve servirci solo come monito, non cambia la sintesi: dobbiamo aprire un e-commerce. In che modo? Ho bisogno di un e-commerce headless oppure no? Meglio WooCommerce, Magento, Prestashop o BigCommerce? Ecco una guida di base.
Cosa serve per aprire un e-commerce?
Prima di guidare la tua attenzione verso il processo indispensabile per inaugurare un portale di vendita online, bisogna capire cosa è necessario per iniziare questo percorso. Cosa serve per aprire un sito e-commerce? Quali sono i pilastri strategici?
In primo luogo è utile avere un business plan adeguato alla tua condizione, una riflessione basata sull’analisi SWOT per trovare punti di forza e debolezze (tipo l’esempio di Asana). Ma anche una strategia di marketing per creare, pubblicare e promuovere il progetto di commercio su internet. Questo significa articolare il processo di vendita, se magari vuoi sfruttare il dropshipping o usare il magazzino che già hai a disposizione.
Devi definire logistica, packaging, promozione, strumenti per accettare pagamenti e gestire le spedizioni. In sintesi, devi avere ben chiaro il tuo processo evolutivo. E devi sapere anche che per avviare un e-commerce hai bisogno di alcuni strumenti tecnici. In primo luogo di un hosting di qualità, magari un VPS o addirittura un server dedicato.
Poi devi avere un buon lavoro in archivio legato agli scatti fotografici: senza visual di qualità non puoi aprire un negozio digitale. Per iniziare un e-commerce hai bisogno anche di un CMS. Ovvero un software per la gestione dei contenuti su internet.
Puoi creare un e-commerce con Drupal, con Magento o magari con WooCommerce ma per scegliere devi sempre avere ben chiaro alcuni dettagli relativi al tasso di crescita, al volume dei prodotti da commercializzare e da cosa serve in termini di promozione.
Come aprire un e-commerce
Esiste una procedura base per aprire un sito di e-commerce? Certo, in primo luogo dobbiamo prescindere da servizi che ci consentono di lavorare in forma gratuita.
O meglio, ci sono dei servizi validi e gli stessi plugin che trasformano WordPress in uno shop online – parlo di WooCommerce – sono di base gratis. Però le soluzioni avanzate si pagano, direi anche giustamente. Ed è in questo modo che si creano portali realmente in grado di fare un e-commerce di successo. Come iniziare un processo di vendita online?
Scegli un CMS adatto all’attività
Potresti usare Shopify per aprire un negozio online se, ad esempio, non hai grandi esigenze in termini di complessità di categorie e schede prodotto. Se invece hai bisogno di un’infrastruttura mastodontica devi puntare su Magento o Drupal. Vuoi lavorare con un sistema headless per dividere front e backend?
BigCommerce sarebbe un’ottima soluzione. Questo è il primo passo per aprire un e-commerce: scegliere il programma che gestisce i tuoi contenuti su internet.
Per approfondire: quale CMS scegliere
Studia una struttura SEO
Come aprire un sito di e-commerce vincente se alla base non c’è il lavoro di ottimizzazione SEO? Devi creare un’alberatura logica, uno schema in grado di dare riferimenti chiari a tutti i lavori che seguiranno e che riguardano la keyword research, l’ottimizzazione dell’esperienza utente, la scelta di un tema mobile friendly, la navigazione e i link interni.
Senza una riflessione sulla struttura – che comprenda categorie, sotto-categorie, tag, filtri e pagine fisse – è impossibile aprire un e-commerce in grado di ottenere buoni risultati. Chiaramente questo lavoro si basa sempre su un’analisi preliminare in grado di guidare l’esperto SEO verso ciò che ha più valore per il brand e per lo shop.
Acquista un hosting di qualità
Parallelamente puoi iniziare a comprare anche dominio e hosting. Non fare economia su questo fronte, un server dedicato di alta gamma può aiutare non poco a gestire grandi volumi di traffico. Se è troppo per te puoi puntare su VPS o cloud hosting, in ogni caso ricorda di scegliere con attenzione il servizio che ospiterà il tuo sito web e-shop.
Anche la sicurezza, l’uptime, i Core Web Vitals e la velocità di caricamento pagina dipendono da questa decisione. Ricorda che aprire un e-commerce con una soluzione non eccellente in termini di hosting può essere un problema difficile da superare.
Scrivi contenuti per le pagine
Il copywriting di schede prodotto e categorie è un elemento del tuo percorso per attivare un e-commerce vincente e in grado di trasformare una visita in un cliente.
Senza un testo unico, non copiato da descrizioni ufficiali per sintetizzare le necessità del cliente sarà difficile ottenere risultati. Sia in termini di ranking che di vendite.
Chiaramente un lavoro di test è indispensabile per capire qual è la lunghezza ideale della descrizione, quale tone of voice utilizzare, se aggiungere o meno un accordion per sintetizzare caratteristiche tecniche. Di sicuro devi prevedere anche le recensioni che sono fondamentali come suggerisce questa grafica di financesonline.com.
Carica il visual nelle schede
Se il copy è così importante per aprire un e-commerce cosa possiamo dire in più rispetto al visual? Semplice, senza foto di qualità, e scattate da un professionista del settore e-commerce, sarà impossibile restituire l’esperienza giusta all’utente che vuole acquistare.
Un utente che vorrebbe addirittura toccare l’oggetto prima di acquistarlo ma non può. Quindi devi essere in grado di riempire questo vuoto con foto grandi, qualitativamente ineccepibili e scattate in modo da evitare rumori di fondo. Vuoi un riferimento chiaro?
75% of Online Shoppers Rely on Product Photos When Deciding on a Potential Purchase
yen-pedrajas.medium.com
Il 75% degli acquirenti online si affida alle foto dei prodotti quando decide un potenziale acquisto: migliora il visual del tuo e-commerce e aumenta sensibilmente le conversioni.
Aprire un e-commerce: un investimento
Diciamolo subito, per aprire un’attività e-commerce – e non solo creare il sito web – c’è bisogno di un investimento consistente. Soprattutto nei settori competitivi.
Dal nostro punto di vista non abbiamo paura a indicare prezzi dai 5.000 euro in su per iniziare a vendere con un piccolo e-commerce e le cifre salgono ogni volta che si esige un passaggio, una funzione extra. Ma è sbagliato parlare di costi per aprire un e-commerce.
C’è chi percepisce questo passaggio come un elemento dispendioso e impegnativo per il capitale ma bisogna sempre considerare questo aspetto come un investimento.
A patto che venga gestito da mani esperte nelle attività e-commerce. Che hanno un tariffario, un preventivo da rispettare per aprire un e-shop di qualità.
Da leggere: gli adempimenti del commercio elettronico
Come avviare un e-commerce: conclusioni
Se intendi aprire un negozio e-commerce, questo non può essere gestito senza una strategia chiara. Ma soprattutto ignorando una serie di aspetti decisivi per procedere nella gestione delle vendite. Ad esempio, devi valutare la logistica e le spedizioni del tuo e-commerce ma anche la sostenibilità del sistema di pagamento. Questi aspetti non si regolano da soli.
A volte devi installare decine di plugin per ottimizzare tutto. In altri casi basta affidarsi a un unico servizio specializzato come isendu. Che è una soluzione perfetta non solo per aprire un e-commerce online ma anche per gestirlo in modo da ottenere risultati.