Gestione, Vendere online

Elisabetta Galassi

Come vendere cosmetici online: guida 2022

Se ti stai chiedendo come vendere cosmetici online, probabilmente hai una visione lungimirante sulle potenzialità del mercato beauty nel campo dell’e-commerce.

Come vendere cosmetici online: guida 2022

illustrazione di Emily Bielski

Secondo la teoria del “Lipstick Effect”, dovuta all’economista e sociologa americana Juliet Shor e in seguito verificata da numerosi studi, è soprattutto nei momenti di crisi dell’economia mondiale che il business dei prodotti di bellezza ha maggiori probabilità di crescita rispetto ad altre categorie.

I prodotti cosmetici di fascia alta, considerati piccoli lussi, in tempi di maggiore difficoltà sono preferiti dai consumatori rispetto a lussi più costosi, quali una borsa griffata: una sorta di “speranza in bottiglia” a cui attingere per migliorare la propria condizione.
Vendere prodotti cosmetici può essere dunque un’attività promettente, soprattutto in tempi di instabilità economica.

Come si fa a vendere prodotti cosmetici?

La scelta di vendere prodotti cosmetici online può rivelarsi una decisione allettante, soprattutto nel caso di una startup. Questo genere di impresa, infatti, è più agile nel conquistare rapidamente il mercato delle nuove tendenze, specie quelle di nicchia.

Prima di cominciare dovrai decidere dove posizionare il tuo brand e quali saranno i prodotti sui quali si concentrerà la tua attività. Anche se la tua idea iniziale è di aprire un negozio online per vendere trucchi, durante questa fase preliminare non è ancora il momento di scegliere se vendere make up o se dedicarsi alla vendita di creme online. 

Prima di prendere queste decisioni dovrai svolgere un’analisi di mercato e capire in che direzione si sta indirizzando il business, in modo da cogliere le nuove tendenze e offrire, con i tuoi prodotti, una soluzione ai bisogni ancora insoddisfatti dei consumatori.

Quali sono i trend nella vendita di cosmetici online nel 2022?

Gli ultimi studi di mercato hanno rilevato che i consumatori oggi danno sempre più importanza all’impatto etico dei prodotti che acquistano. Ciò vale anche per i prodotti beauty: sono in crescita i cosmetici cruelty-free, sostenibili, naturali, biologici o vegani.

Per quanto riguarda il target, il settore dell’e-commerce di prodotti beauty è trainato dalla Gen Z (nati dal 2000 al 2010), consumatori abituati fin dalla nascita a interagire con il digitale, e dai Millennials (nati dal 1980 al 2000). Entrambe queste generazioni sono attirate da un concetto di bellezza naturale, autentica e imperfetta, diversa dagli stereotipi estetici di perfezione che hanno influenzato le loro madri.

Una volta individuata la tipologia di prodotti da vendere e il target a cui vorrai rivolgerti, dovrai decidere se commercializzare prodotti di altri brand o in private label, con il tuo brand.  In questo ultimo caso avrai bisogno di attuare un piano di branding e-commerce.

Diverso e più impegnativo il caso in cui tu voglia vendere cosmetici autoprodotti. Per farlo, la normativa richiede il possesso di un laboratorio regolare, dove si rispettino precise norme igieniche, e di una licenza. Infine bisogna registrare i propri prodotti al CPNP (Cosmetic product notification portal), il portale europeo che regola la vendita di cosmetici negli Stati membri dell’UE. 

Per vendere cosmetici fai da te è necessario inoltre chiedere l’autorizzazione della ASL, che verificherà il rispetto delle norme igienico-sanitarie.

Dove vendere prodotti di bellezza?

A volte un sito di e-commerce, anche se ben strutturato dal punto di vista SEO, non riesce a intercettare le ricerche degli utenti, soprattutto se è appena entrato sul mercato online e non ha ancora la visibilità necessaria per generare le vendite previste dal business plan

Meglio allora, almeno nella fase iniziale dell’ingresso sul mercato, rivolgersi a un marketplace. Una volta che gli utenti avranno cominciato a conoscere il brand, si rivolgeranno direttamente al sito di quest’ultimo per cercare i suoi prodotti o farsi ispirare nell’acquisto.

Il primo marketplace da prendere in considerazione è ovviamente Amazon. I dati ci dicono che il 49% degli utenti che hanno intenzione di comprare un prodotto lo cercano direttamente su Amazon, che dedica ai prodotti beauty le categorie Bellezza e Bellezza Premium, ossia con prodotti selezionati di particolare qualità.

Vendere su Amazon è semplice e alla portata non solo delle grandi aziende, ma anche dei venditori indipendenti, che costituiscono la metà di chi decide di vendere i propri prodotti sul maggiore marketplace mondiale.

Un altro marketplace da prendere in considerazione per vendere prodotti beauty è eBay, nato come sito di aste online e oggi uno dei più grandi marketplace di oggetti nuovi o usati a prezzo fisso o dinamico (aste). I cosmetici in vendita possono essere inseriti in una categoria ad hoc, chiamata “Articoli per la bellezza e la salute”.

Su Etsy, marketplace specializzato in prodotti artigianali e creativi, è possibile la vendita di prodotti di bellezza -meglio se di nicchia- nella categoria dedicata “Beauty products”. 

Anche Zalando, marketplace noto per l’abbigliamento, ha lanciato nel 2018 una sezione dedicata ai prodotti beauty.

Ci sono infine numerosi siti per vendere cosmetici specializzati in questa categoria di prodotti, ciascuno con caratteristiche peculiari e adatte a diversi target di utenti e prodotti di bellezza. 

Tra questi citiamo i maggiori: Lookfantastic, Beautybay, Cultbeauty, Kosmetik4less, Maquillalia, Ulta, Notino.

Come aprire uno shop online di cosmetici?

I cosmetici sono prodotti dalle caratteristiche peculiari. Si tratta infatti di  articoli deteriorabili, che, per alcuni aspetti, possono essere assimilati ai prodotti alimentari. La vendita di cosmetici online dunque, come vedremo,  richiede particolari accorgimenti nella gestione dell’inventario e una rigorosa organizzazione. 

Per quanto riguarda la creazione di un sito e-commerce di cosmetici, il processo è simile a quello che occorre per aprire un negozio online che venda qualsiasi altro prodotto. 

Sarà necessario dunque iscriversi alla Camera di Commercio, aprire una 

Partita IVA, trasmettere per via telematica la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) allo sportello unico del Comune, iscriversi all’INPS.

Per quanto riguarda la piattaforma da utilizzare, non hai che l’imbarazzo della scelta. Quale sarà il migliore CMS per il tuo e-commerce? Tra le piattaforme più diffuse citiamo WordPress con il popolare plugin WooCommerce, Shopify, Magento, Prestashop, Wix, Joomla, OpenCart o Ecwid. Potrai decidere a seconda del numero di ordini che prevedi di gestire, del tuo budget e delle tue capacità tecnologiche.

Naturalmente, il sito e-commerce dovrà essere progettato per essere mobile-friendly, visto che la quasi totalità della navigazione e soprattutto degli acquisti da parte del target dei Millennials e Gen Z avviene da device cellulare.

Nella costruzione del sito e nella gestione dei contenuti, inoltre, dovrai dedicare molta attenzione alle descrizioni del prodotto, che dovranno essere il più possibile accurate, sia dal punto di vista delle keyword in una strategia di SEO per e-commerce, sia per quanto riguarda la precisione nella descrizione delle caratteristiche dell’articolo: colore, texture, modalità di applicazione, effetto, ingredienti. 

Considera inoltre la possibilità di migliorare l’esperienza dell’utente con video tutorial o consigli personalizzati anche via chat. I rivenditori beauty più innovativi stanno sperimentando tool e app di AR (realtà aumentata) e la realtà virtuale (VR) per aiutare al meglio l’acquirente nella scelta del prodotto giusto.

I dati raccolti da PerfectCorp, proprietaria dell’app di prova per il trucco AR YouCam Makeup, mostrano che i clienti che utilizzano l’app hanno una probabilità 1,6 volte maggiore di acquistare prodotti di bellezza e spendono 2,7 volte di più in prodotti di bellezza rispetto a coloro che non utilizzano l’app.

Ecco infine alcune raccomandazioni sulla gestione dell’inventario in un e-commerce di cosmetici, i quali, come abbiamo visto, sono prodotti deperibili e hanno bisogno di particolari accorgimenti per la loro conservazione. Ti consigliamo di assicurarti di conservare i prodotti lontano da umidità, fonti di calore e luce e possibilmente mantenere una temperatura controllata nel magazzino. 

Fai attenzione anche all’organizzazione del magazzino, in quanto molti cosmetici sono di piccolissime dimensioni ed è semplice che vadano persi se l’ordine non è più che metodico. 

Da leggere: come gestire il magazzino e-commerce

Vendita cosmetici online: come pubblicizzare il prodotto

Gran parte dei brand di e-commerce vengono scoperti dagli utenti tramite attività di Social commerce, soprattutto tramite ads (annunci a pagamento), post di influencer e recensioni degli utenti.

I canali social sono insomma fondamentali per qualunque imprenditore che voglia pubblicizzare un prodotto per venderlo online. 

Ma quali sono i social su cui puntare per chi abbia intenzione di vendere cosmetici con un e-commerce?

Per i prodotti beauty ciò che conta soprattutto è, com’è ovvio, l’immagine. Dunque, per pubblicizzare i cosmetici saranno più efficaci di altri i social YouTube e Instagram, dove sono valorizzati soprattutto i contenuti visuali.

I creatori di contenuti che funzionano meglio per i prodotti beauty su questi canali non sono tanto i brand, bensì gli influencer. I loro tutorial, le recensioni e i consigli sui prodotti cosmetici sono i contenuti video più seguiti a tema beauty, soprattutto da parte del pubblico femminile. 

Per un brand emergente che venda cosmetici non è necessario, tuttavia, ingaggiare né un influencer famoso né tantomeno una star per pubblicizzare i propri prodotti. Oggi sono i cosiddetti nano influencer a rendersi protagonisti con efficacia delle campagne di promozione di brand e articoli beauty.

Chi sono i nano influencer? Si tratta semplicemente di utenti social i cui profili sono seguiti da un numero di follower compreso tra 1.000 e 10.000.  

Di solito i nano influencer si concentrano su nicchie di mercato specifiche, in modo da diventarne gli unici punti di riferimento. Si tratta di un’evoluzione della classica review, con la produzione di contenuti più articolati e approfonditi, realizzati in modo creativo e spontaneo, destinati a follower fidelizzati e fortemente interessati a seguire i consigli di un utente competente ed esperto.

Cosa ci vuole per vendere cosmetici?

Per vendere qualsiasi prodotto online è necessario assolvere una serie di adempimenti previsti dalla legge. La normativa per la vendita di cosmetici, sia online che in un negozio, è ancora più restrittiva, trattandosi di prodotti che possono provocare danni al corpo umano o alla pelle.

Prima del 2009 per aprire un negozio di prodotti cosmetici occorreva inviare una comunicazione al Ministero della Salute; oggi invece per vendere cosmetici online o in un negozio fisico bisogna rifarsi al Regolamento europeo CE 1223/2009, il testo che stabilisce con precisione le norme che tutti i prodotti cosmetici devono rispettare per essere immessi sul mercato. 

Il Regolamento prevede una procedura di notifica centralizzata, con una notifica da inviare online attraverso la piattaforma CPNP (Cosmetic Product Notification Portal), gestita dalla Commissione europea. 

In Italia per avere l’autorizzazione per vendere cosmetici online ci vuole anche l’autorizzazione della Asl, che dovrà assicurarsi che i locali, tra i quali i magazzini, rispondano ai requisiti igienico-sanitari previsti. 

Oltre a locali climatizzati, un e-commerce di cosmetici avrà bisogno di una ferrea organizzazione logistica. Questo aspetto può diventare un problema serio, ma anche un’opportunità per eccellere nel servizio. 

Ha pensato proprio a questo isendu quando ha progettato la sua piattaforma per la gestione di e-commerce, che permette di automatizzare i processi che riguardano le spedizioni.

La gestione manuale delle spedizioni, infatti, presta il fianco a imprecisioni e all’errore umano, oltre a dilatare i tempi di operatività necessari per compiere operazioni ripetitive.

La piattaforma di isendu si collega con i tuoi corrieri, con i tuoi canali di vendita e con il magazzino, permettendoti di gestire da un’unica dashboard tutte le spedizioni e generare in automatico le etichette. In questo modo potrai avere tutto il tempo necessario per concentrarti sul tuo business, nella direzione del successo.

Elisabetta Galassi

Scritto da:

Elisabetta Galassi

Copywriter

Una vita di forma e contenuti, con una passione tech.

Illustrazione di:

Emily Bielski

Communication Designer and Illustrator

Emily Bielski is an illustrator from the Midwestern United States. She is currently working towards her MFA in Illustration and Visual Culture from Washington University in St. Louis.

Emily Bielski